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Tra le grotte del Circeo che conservano testimonianze neandertaliane quella di maggiore rilevanza scientifica in assoluto è Grotta Guattari, scoperta nel 1939 dopo che una frana ne aveva sigillato l’ingresso 53 mila anni prima.
Sul versante sud-orientale del promontorio del Circeo si apre Grotta del Fossellone, che si articola in una grande cavità centrale con la volta crollata, all’interno è possibile rintracciare altre cavità che appartengono alla Grotta Elena.
Sul versante meridionale del promontorio del Circeo, nelle vicinanze della località cava d’alabastro, si trova Grotta Barbara, che si articola in una piccola cavità carsica accessibile via mare.
Il sito rappresenta la grande cinta muraria dell’acropoli, realizzata in blocchi calcarei poligonali, si imposta sul ciglio del monte definendo una pianta quadrangolare ed un’area interna di circa due ettari (20,580 m2 ).
Sul versante sud-orientale del promontorio del Circeo si apre Grotta delle Capre, che si articola in una grande cavità centrale e tre diramazioni
Sul meridionale del promontorio del Circeo, in prossimità di Torre Paola, si trova Grotta Breuil.
Il sito del Riparo Blanc si trova sulla propaggini sud-occidentali del promontorio del Circeo, sul limite di una falesia in località Cava d’Alabastro.
A quota 541 m s.l.m., la massima del monte, si innalzava il santuario di Circe.
Il sito archeologico di Villa dei quattro venti di età tardo repubblicana (inizi I sec a.C.) ricalca il progetto edilizio di un santuario dedicato a Venere.
Sul colle Peretto le tracce insediative più antiche risalgono all'età tardo repubblicana (II-I sec. a.C.), che durante l'età medievale e moderna hanno subito molte spoliazioni, lasciandole nello stato attuale.
Quella che certamente fu parte del sistema di approvvigionamento idrico di una villa rustica, è accessibile tramite il sentiero che dal Peretto conduce verso Torre Paola, in circa 1 ora prendendo come punto di origine il centro storico.
Un acquedotto capace di incanalare le risorse idriche dalle fonti naturali presenti sul territorio permetteva attraverso una rete capillare la distribuzione di acqua nell’abitato romano di Circeii.
Una grande vasca di forma semi ellittica (dimensioni 23x20 m) per la raccolta dell’acqua è la parte visibile dell’acquedotto romano Fontana di Mezzomonte, risalente all’età domizianea (I sec. d.C.).
Lungo la strada via Torre Paola che conduce sul litorale costiero formato dalle dune, in prossimità dei casali di Paola; si trova un impianto termale romano datato al I sec. a.C.
E’ la più antica delle quattro torri volute da Papa Pio IV per la difesa dello Stato Pontificio (torre Paola, torre Cervia, torre Fico, torre Moresca), che ne commissionò la realizzazione ai signori di Sermoneta e San Felice Circeo.
Torre Paola fu eretta nel 1563 per volontà di Papa Pio IV (1559-1565) ad opera dei Caetani, signori di Sermoneta e San Felice per contrastare le continue incursioni dei pirati saraceni.
’aspetto del paese è prevalentemente ottocentesco, senza considerare il palazzo baronale di impronta cinque-seicentesca, il tutto sviluppato attorno alla rocca medioevale, che ricalca direttamente l’antico insediamento romano, presentando un perimetro pi o meno rettangolare e strade ortogonali all’interno.
La medioevale Rocca Circea (attuale centro storico), adagiata sul terrazzo del promontorio del Circeo, avamposto strategico e fortificato dello Stato Pontificio, fu potenziato nella prima metà del XIII sec. dall'imponente Torre dei Templari all'interno della Rocca, insieme al Convento (attuale piazza del convento).
Il territorio nel quale si sviluppa il Parco Archeologico coincide in pratica con il Promontorio del Circeo, situato nella parte sud orientale della regione Lazio e si proietta nel mare dominando a sud-est la vasta Pianura Pontina compresa tra il Mare Tirreno e la catena dei Monti Appennini nell’Italia Centrale.