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Riparo Blanc

Il sito del Riparo Blanc si trova sulla propaggini sud-occidentali del promontorio del Circeo, sul limite di una falesia in località Cava d’Alabastro. Il sito si raggiunge a piedi grazie ad un sentiero che prosegue dalla parte finale di Via delle Batterie, a ca. 20 minuti dal centro storico di San Felice Circeo.

l riparo si trova alla base di un’alta parete di calcare mesozoico, a 20 m s.l.m. Il sito, scoperto dal prof. Marcello Zei alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, fu intitolato all’insigne studioso Alberto Carlo Blanc. Il deposito archeologico fu indagato tra il 1960 e il 1963 dall’ISIPU (Istituto Italiano di Paleontologia Umana), sotto la direzione di Luigi Cardini e Mariella Taschini.

Nella porzione superficiale della sequenza stratigrafica vennero individuate delle evidenze di epoca neolitica, in gran parte disturbate, tra le quali diverse sepolture, resti ceramici e industria litica in ossidiana. Il livello principale, spesso circa un metro, era invece pertinente ad una frequentazione mesolitica, avvenuta intorno a 9.500 anni fa. Gli scavi restituirono una mole imponente di conchiglie marine e terrestri, associate a frammenti ossei di mammiferi, pesci, rettili e uccelli. La presenza di conchiglie marine suggerì una frequentazione stagionale e specializzata del sito, destinata alla raccolta di queste piccole risorse marine che potevano essere facilmente raccolte sul litorale circostante.


Molte conchiglie, tra le quali circa 1.200 esemplari della specie Columbella rustica, sono prive di interesse alimentare, ma venivano forate e utilizzate come oggetti di
ornamento. La loro quantità ha fatto ipotizzare che il riparo ne costituisse un punto primario di approvvigionamento e lavorazione.


Furono raccolti inoltre più di 2.500 manufatti di selce, realizzati sui ciottoli silicei tipici della zona. L’industria litica, che comprendeva schegge, raschiatoio e punteruoli, era probabilmente impiegata nella pesca e nel trattamento dei molluschi.

Dal 2016 il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università Sapienza di Roma ha ripreso le indagini sul sito con campagne di scavo annuali in regime di concessione ministeriale. È stata svolta una campagna di ripulitura e rilievo della stratigrafia preistorica, e si è avviato un saggio di scavo finalizzato alla precisazione della sequenza stratigrafica e all’acquisizione di nuovi dati. I risultati sono promettenti: ad esempio, sono stati documentati per la prima volta degli accumuli di conchiglie associati a focolari, che rappresentano probabilmente dei singoli episodi di occupazione.

 


Bibliografia:

  • G. M. De Rossi, Il Circeo, 1973, p. 42.
  • F. Altamura, M. Mussi, Riparo Blanc (San Felice Circeo, LT) in Notiziario di Preistoria e Protostoria - 2017, 4.I, IIPP.