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Grotta Barbara

Sul versante meridionale del promontorio del Circeo, nelle vicinanze della località cava d’alabastro, si trova Grotta Barbara, che si articola in una piccola cavità carsica accessibile via mare. L’interno della grotta non è particolarmente ampio perché l’area si sviluppa molto in altezza e poco in profondità. L’accesso è per via mare ed i tempi per raggiungere l’ingresso della grotta si aggirano intorno a circa 1 ora con natanti di piccole dimensioni, prendendo come punto di origine il porto di San Felice Circeo.

I ritrovamenti di Grotta Barbara sono molto minuti e non sempre di facile comprensione. La grande quantità di frammenti di osso ha fatto ipotizzare l’estrazione del midollo osseo di Cervo e Bos che hanno permesso da sempre all’uomo di Neanderthal di ricavarvi maggiori quantità di proteine ed altri nutrimenti.

Anche qui come nel caso di grotta Breuil le specie cacciate sono in prevalenza di sesso femminile o di giovane età sempre per le motivazioni già note per la facilità di caccia di animali di sesso femminile che preferiscono essere più stanziali rispetto agli animali di sesso maschile e per la maggiore ricchezza di nutrimento che poteva essere ricavata da questi animali.
La grotta è stata scavata su di una superficie di 12 m2 ed ha evidenziato un luogo abitato inizialmente da Neandertaliani del tardo periodo musteriano e successivamente dai primi Homo Sapiens insediati nella zona, perciò questo si interpreta come un riutilizzo dell’ambiente nel corso del tempo.

Gli scavi riguardano principalmente due aree quadrate corrispondenti quasi al centro della grotta ed hanno portato alla luce frammenti e alcune ossa riconoscibili appartenenti a ungulati come Bos primigenius, Capra ibex, Cervus elaphus, Capriolo e alcuni carnivori tra cui la Vulpes vulpes, ci sono anche tracce di Equidi come l’Equus Caballus.

Un atro elemento di riflessione inerente alla caccia può essere la presenza del Capriolo tra i resti faunistici che da modo di comprendere che il territorio del Monte Circeo non è sempre stato rigoglioso di vegetazione ma ha avuto dei periodi in cui il clima freddo ha predominato sui climi più temperati inaridendo per determinati periodi i territori e dando la possibilità di far adattare certe specie di animali rispetto ad altre.