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Terme romane di Torre Paola
Lungo la strada via Torre Paola che conduce sul litorale costiero formato dalle dune, in prossimità dei casali di Paola; si trova un impianto termale romano datato al I sec. a.C.
L’accesso all’interno della struttura è permesso da una scala interna con ingresso dalla parte alta del sito. I tempi per raggiungere l’ingresso delle Terme romane di Torre Paola si aggirano intorno ai 10-15 minuti, prendendo come punto di origine il centro storico; le tempistiche si alzano a circa 1 ora nell’ottica di un percorso che collega L’Acquedotto romano “Fontana di Mezzomonte” con le Terme romane di Torre Paola.
Questa tipologia di terme corrisponde ai modelli di età tardo-repubblicana, trovando un corretto confronto con le terme del Foro di Ercolano.
L’ingresso originario sfruttava un corridoio che conduceva ad una camera per spogliarsi (apodyterium), dove sono presenti delle nicchie in cui venivano riposti oggetti personali durante la permanenza alle terme; qui uno schiavo sorvegliava gli oggetti durante l’assenza del padrone.
Attualmente il corridoio di collegamento si trova separato dall’impianto termale, trovandosi inglobato al di sotto della strada e dei Casali di Paola.
Dopo l’apodyterium si accedeva al laconicum, una piccola area molto riscaldata dedicata alla sudorazione (paragonabile ad una sauna); il calidarium è un ambiente più esteso e conserva delle tracce di pavimentazione musiva, mentre in una nicchia coperta da una volta a botte doveva trovarsi il labrum, una vasca contenete dell’acqua fredda per bagnare il corpo durante la permanenza nel calidarium.
Il frigidarium si trovava in una posizione più elevata ed era costituito da una grande vasca rettangolare.
Nelle vicinanze della struttura la presenza di uno spazio aperto potrebbe essere interpretato come una palestra.
Il livello in cui si trovano le terme è più basso rispetto ai rilievi retrostanti, appositamente per far defluire in modo costante l’acqua dai serbatoi che si trovavano più a monte alimentati probabilmente da un sistema di acquedotti diramati sul territorio.
Non si può escludere che una parte dell’afflusso idrico poteva essere incanalato dall’acquedotto romano “Fontana di Mezzomonte”.
Le strutture realizzate con in opus incertum fissano una datazione al I sec. a.C. collocando le fasi più antiche dell’impianto termale in una prima fase di un progetto di occupazione e sfruttamento del porto-canale.
“Le evidenti strutture in prossimità dello scalo porto-canale di Circeii, permettono di comprendere le dinamiche di insediamento nell’area di Torre Paola e villa di Domiziano, sul finire del I sec a. C., nell’ottica di un programma con grande fervore edilizio.
Il passaggio dall’età tardo repubblicana alla prima età imperiale è fortemente segnato su gran parte del territorio di Circeii, ma con evidenze monumentali maggiori nella nuova area di sviluppo urbano, compresa nella parte occidentale del promontorio".
Bibliografia:
D. Ronchi, La colonia di Circeii dal tardo arcaismo alla colonia di Cesare padre: santuari ed evidenze monumentali, edizioni ETS, Pisa, 2017, pp. 150-151.