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Torre Olevola

La torre faceva parte del sistema difensivo progettato per la difesa dalle continue incursioni dei pirati, soprattutto i saraceni. E’ la più antica delle quattro torri volute da Papa Pio IV per la difesa dello Stato Pontificio (torre Paola, torre Cervia, torre Fico, torre Moresca), che ne commissionò la realizzazione ai signori di Sermoneta e San Felice Circeo.

La prima citazione di "turris Euole" -così chiamata perché costruita alla foce del fiume Euole- si trova in un documento storico del 1469, e una sua rappresentazione si trova in una mappa disegnata da Leonardo da Vinci per lo studio di un progetto di bonifica delle paludi al tempo di Leone X.

Distrutta, venne poi riedificata nel 1703 su ordine di Papa Clemente XI, e per questo conosciuta anche come "torre clementina". Si può facilmente raggiungere attraverso il Lungomare Rio Torto oppure tramite via Terracina.

Di forma rettangolare misura 9,00 x 7,00 metri e un'altezza di circa 13 metri. Presenta una base a scarpa su cui poggiano due piani con copertura a volta.
Sulla piazza d’armi è presente una vedetta di guardia dal punto più alto.


Relazione del 23 Maggio 1703: "Essendosi fatte le relazioni della nuova torre d'Olevola in servizio della Rev.Cam., come si sono alzati i muri e fatto l'altro piano sopra il cordone con la volta sopra, e proseguendo ad alzare il terzo piano, si potrà fare un mandato di 200 scudi a mastro Francesco Primoli, capo mastro muratori della Rev.Cam., in conto alla medesima, che questo havrà avuto in tutto 3.700 (relazione). La torre fu riedificata, in 'sottofondazione a palificata', per ordine del Tesoriere Generale Mons. Lorenzo Corsini essendo Papa Clemente XI (Albani, 1700-1721) e per questo venne anche chiamata Clementina. Il nome del Tesoriere Lorenzo Corsini è inciso sull'architrave della porta della torre: LAVRENTIO CORSINO TESAV.GEN.”