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Nascita del territorio del Parco Archeologico Naturalistico del Circeo

Il territorio nel quale si sviluppa il Parco Archeologico coincide in pratica con il Promontorio del Circeo, situato nella parte sud orientale della regione Lazio e si proietta nel mare dominando a sud-est la vasta Pianura Pontina compresa tra il Mare Tirreno e la catena dei Monti Appennini nell’Italia Centrale.

L’attuale pianura pontina si è formata mediante l’accumulo di una serie di dune marine fossili che hanno creato vasti terrazzi a quote differenti con la naturale depressione centrale.

Le frequenti oscillazioni del livello del Mare Mediterraneo, dovute al succedersi di Ere glaciali e momenti interglaciali durante le quali per lunghi periodi il Promontorio del Circeo è stato anche un’isola, con il mare che ad ogni ritorno ne lambiva le coste ad altezze diverse.

Grazie all’analisi delle successioni stratigrafiche presenti all’interno delle varie grotte che si aprono sulle pendici del promontorio del Circeo, molte delle quali frequentate dall’Uomo di Neanderthal, si sono ricostruiti i vari momenti di risalita del livello marino a quote differenti degli ultimi 100 mila anni. Questi risultati sono stati, di recente, pubblicate dal ricercatore Fabrizio Marra dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sulla rivista Quaternary International. Questi dati sono di fondamentale importanza per la ricostruzione dell’ambiente dell’Uomo di Neanderthal nel tardo Pleistocene.

La ricostruzione della paleogeografia all’epoca della frequentazione delle grotte del Circeo offre uno spaccato sull’ambiente nel quale vivevano i Neanderthal: differentemente da oggi, 79.000 anni fa le grotte si aprivano su spiagge che ne facilitavano la frequentazione e offrivano materiali inusuali ma molto adatti, quali le conchiglie, per costruire piccoli manufatti e strumenti”.

Nella glaciazione del quaternario il mare era lontano chilometri dall’attuale linea di costa, e nella vasta pianura emersa, ricca di vegetazione, il freddo clima era in parte
mitigato dalla presenza a nord-est della dorsale appenninica, che fermava i venti gelidi provenienti dalla Siberia.

In questo ambiente dal clima favorevole viveva l’Uomo di Neanderthal intorno a 50 mila anni fa, in continuo movimento per il territorio alla ricerca di cibo, dove si spostava seguendo le stagioni favorevoli alla caccia o alla raccolta di bacche e vegetali, sostando in ripari o caverne che occupava occasionalmente, specialmente alle pendici del Monte Circeo per la presenza dei numerosi anfratti e caverne che gli offrivano facile riparo per la notte e a difesa dagli animali. Quelle caverne esistono ancora intorno al Promontorio del Circeo, ora più vicine al mare di quanto non lo fossero allora.